Casa e Bottega
Costruire opportunità lavorative per i giovani con disabilità del territorio. È questo l’obiettivo di Casa e Bottega – Ristorazione inclusiva, inaugurato in via Canale Ippolito 16/A a Caprile di Codigoro. Casa e Bottega è un locale pubblico che vedrà in cucina, dietro al bancone e in sala i protagonisti del progetto “Vivere e coltivare autonomie”, promosso da Asp del Delta Ferrarese due anni fa.
Dopo mesi di formazione – condotti con successo anche grazie alla collaborazione dei familiari –, i ragazzi sono ora pronti a occuparsi personalmente sia della preparazione di cibi e bevande, sia del servizio in sala. Casa e Bottega, in questa fase iniziale, sarà aperto a pranzo dal lunedì al venerdì solo su prenotazione. Anche il servizio catering sarà disponibile dal lunedì al venerdì in orario di laboratorio (dal mattino sino a metà pomeriggio). Il ristorante è stato aperto grazie alla collaborazione tra la cooperativa Sociale Cidas e Alessandro Borghi, Un bell’esempio di collaborazione pubblico privato e terzo Settore.
Per prenotazioni è attivo il numero 3348427905.
Spesso si pensa che le persone con disabilità non siano in grado di scegliere, si pensa a loro come a persone da accudire tutta la vita, che difficilmente si potranno inserire appieno in un contesto di vita cosiddetto normale. Questo progetto punta proprio all’autonomia e all’indipendenza dei ragazzi: fare sempre più cose da soli, acquisire una sempre maggiore consapevolezza delle proprie risorse e delle proprie abilità. Investiamo a favore della disabilità ascoltando la voce dei diretti interessati e delle Associazioni.
Lo staff
- In cucina: Massarenti Lara – Farinella Bartek – Gianella Alberto – Bonafè Giulia
- In sala: Telloli Marco, Tromboni Mara, Bellini Alessia
- Al bar: Cespedes Ronald – Bertarelli Silvia
“Ho quasi 27 anni, sono un grande fan di Albano – esordisce Marco Telloli –. Frequento il laboratorio da un anno e mi occupo un po’ di tutto: cucina, bar, ma la mia preferita è la sala. Mi piacer servire le persone, possono fare nuove conoscenze e anche scherzare! Adoro preparare caffè e cappuccini, mi piacerebbe imparare a realizzare i disegni con la schiuma del latte. Il mio sogno più grande? Lavorare con Buddy Valastro, il Boss delle torte degli Stati Uniti: per ora mi alleno con crostate e ciambelle”.
“Io mi occupo della cucina, della sala e anche dell’orto, il mio spazio preferito: amo stare all’aperto”. Esordisce così Alessia Bellini, 37 anni, nel laboratorio da gennaio 2022. “Mi piace molto anche fare la cameriera, non vedo l’ora di cimentarmi in questa nuova avventura. All’inizio ero un po’ intimorita ma poi, dopo aver conosciuto l’ambiente, gli operatori e i ragazzi ha avuto modo di costruire un rapporto con tutti loro, che ora sono anche amici e con i quali ci frequentiamo anche fuori dal laboratorio. Per questo voglio ringraziare gli operatori, che mi hanno accolta e insegnato tante cose nuove. Come il catering: in quelle occasioni sono sempre emozionata, sono esperienze che non dimenticherò mai. Non sono abituata a ricevere tanti complimenti! E chissà come lo sarà quando ci sarà tanta gente qui a Casa e Bottega: speriamo solo non mi cada qualche pizza!”.
“Io ho 23 anni e ho frequentato l’istituto alberghiero – spiega Bartek Farinella –. Sono addetto alla cucina, tra piadine, dolci e caffè. Mi occupo anche delle pulizie. Mi piacciono i catering – perché ricevo un sacco di complimenti – e anche apparecchiare: già me ne occupavo a casa, ma qui il tutto avviene in maniera molto più professionale! Gli altri ragazzi dello staff sono anche miei amici, e c’è anche un’amicizia molto speciale – arrossisce –. Io sembro timido, ma da quando sono qui mi sento molto più sicuro di me!”.
Ronald Cespedes (28 anni) è a Caprile dall’inizio del progetto: “I colleghi con il tempo sono diventati amici. La mia postazione preferita è dietro al bancone, dove posso muovermi più liberamente e in autonomia. Sogno, infatti, di diventare un esperto di caffè e cappuccini”.
E poi c’è Giulia Bonafè, 22 anni di Bosco Mesola: “Sono arrivata a Caprile una volta finita la scuola: Francesca e Ronald li conoscevo già. Mi piace lavorare e stare in compagnia, stando qui ho imparato un sacco di cose: a fare pizzette, dolci, torte, piadine… E anche tanti caffè! In Casa e Bottega vorrei lavorare come cameriera, ma ogni tanto anche in cucina alla preparazione dei piatti”.
Progetto "CO-HOUSING"
L’Asp del Delta Ferrarese e l’Azienda Usl di Ferrara hanno lanciato l’innovativo progetto di “Co-Housing” promosso a Codigoro; sono state coinvolte tre donne in condizioni di fragilità, ospiti di un appartamento ristrutturato con risorse regionali.
Il lavoro del Servizio Sociale dell’Asp e nello specifico dell’Assistente sociale in questo progetto è stato quello di creare relazioni, favorire conoscenze, creare fiducia, sfidare i momenti di sconforto, fare da collante tra mondi diversi e linguaggi diversi forse nuovi, ma l’entusiasmo di riuscire a realizzare in questo distretto, in questo Comune un progetto di tale importanza, è stata una sfida stimolante e motivante.
Abbiamo messo in comunicazione tanti attori all’interno di un sistema che talvolta fatica di vederli in sinergia.
Spesso pensiamo alle persone disabili non in grado di scegliere, a persone da accudire tutta la vita, che difficilmente si potranno inserire a pieno in un contesto di vita cosiddetto normale; questo progetto è l’inizio di un cambiamento culturale, tutti apparteniamo alla stessa comunità che deve diventare più aperta e solidale, e che deve creare le condizioni per superare le barriere.
Vivere in “Co-Housing” significa vivere secondo uno stile di vita qualitativo, in equilibrio tra l’autonomia della casa privata e la socialità degli spazi comuni, all’interno di luoghi Co-progettati da e con persone che li abiteranno.
Con questo progetto si è costruito un nuovo percorso di vita per persone con alcune fragilità, ma non per questo impossibilitate a godere a pieno di una propria autonomia, momenti di autodeterminazione importanti in una cornice di intima convivenza con altre persone oggi diventate amiche.”
Vivere e creare autonomie
Avviato a maggio del 2021 il laboratorio Vivere e creare autonomie, un laboratorio pensato durante la pandemia, progettato dai servizi sociali di Asp con la disponibilità di un imprenditore della ristorazione e dell’accoglienza turistica e una associazione di genitori di ragazzi con disabilità.
Ed ecco l’idea di un laboratorio formativo rivolto a un gruppo di giovani adulti con disabilità nei locali della Locanda di Caprile. Scopo del progetto, la cui gestione è stata affidata da Asp alla Cooperativa Sociale CIDAS, assicurare il mantenimento e il potenziamento dell’autonomia della vita quotidiana, agevolando l’ingresso al mondo del lavoro a partire da un ambiente protetto. I giovani, tutti residenti nei Comuni del Delta Ferrarese, hanno occasione di sperimentare la gestione di una cucina, l’attività di sala, la coltivazione di un orto. Inizialmente un gruppo composto da 10 ragazzi, ora sono 15 e l’obiettivo è arrivare a 20.
Fin da subito la gestione del bar e del ristorante è stata affidata ai giovani disabili, con la guida e il supporto di assistenti personali competenti per raggiungere l’autonomia delle singole attività. Il gruppo si è diviso naturalmente fra attività orticole e di addestramento alla ristorazione: si è cercato di seguire le volontà e le attitudini di ognuno, pur mantenendo momenti con gruppi misti per sollecitare l’interesse anche nelle attività meno desiderate.
Il laboratorio è attivo tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 18.00, gli inserimenti e l’offerta del servizio è a cura del servizio sociale professionale di Asp del Delta Ferrarese