Mèta, un progetto in (tras)formazione

Si chiama Mèta e si ispira al concetto greco di mutamento, trasformazione. Nato in seno alla  deliberazione di Giunta regionale n. 2326/2022 (Fondo regionale persone con disabilità: quantificazione risorse per misure a sostegno del successo formativo e delle transizioni verso il lavoro degli studenti certificati), il progetto Mèta si pone l’obiettivo di sostenere nei percorsi di transizione scuola-lavoro gli studenti e le studentesse certificati con una disabilità medio-lieve,  frequentanti le scuole secondarie di secondo grado o appena usciti dai percorsi formativi di Codigoro, Mesola e Goro, i tre Comuni che hanno delegato ASP del Delta Ferrarese nell’attuazione della dgr.

Le basi di Mèta sono state gettate lo scorso autunno con la raccolta dati: un’indagine condotta per costruire un progetto innovativo in grado di intercettare una fascia grigia che, se trascurata, avrebbe rischiato di riproporsi come disagio forte in età adulta. Non persone note ai servizi sociali, non utenti dell’area disabilità di ASP, ma ragazzi e ragazze che necessitavano di un supporto in una fase di transizione doppiamente complicata, tra adolescenza e passaggio scuola-lavoro. Il primo gancio, naturalmente, sono state le scuole, con il coinvolgimento in primis degli insegnanti di sostegno.

Dopo avere individuato i ragazzi e compreso i bisogni loro e delle loro famiglie, ASP ha affidato il progetto a Open Group e Girogirotondo, realtà già attive sul territorio, affinché realizzassero percorsi disegnati specificamente sulle reali necessità dei protagonisti, interventi extrascolastici a supporto dell’attività condotta in aula. L’incontro con una psicologo, il primo approccio con la scuola guida, la messa in contatto con un maestro d’arte: Mèta non è un progetto di educativa domiciliare, ma un sostegno su ciò che interessa e serve ai ragazzi coinvolti per superare un momento di fragilità.

La sperimentazione, avviata poche settimane fa e che durerà sino all’autunno (con la speranza di un rifinanziamento), a oggi coinvolge 6 ragazzi e 2 ragazze. Quattro di loro sono di Codigoro, uno di Goro, 3 di Mesola. L’età media è 18 anni: c’è chi ancora va a scuola e chi ha appena terminato il percorso di studio. Sono giovani con vite piene ma grandi fragilità a partire dalla costruzione dell’autostima. L’impegno di ASP e delle cooperative coinvolte, dunque, è quello di prevenire isolamento, ritiro e depressione muovendosi in un’ottica di prevenzione. Per farlo, sin dall’inizio è stata chiesta – e trovata – la collaborazione con quelle realtà che, sui territori, di occupano di transizione scuola-lavoro per lavorare in sinergia. “Il segreto di Mèta – spiegano gli operatori – è la flessibilità. L’ascolto attivo dei ragazzi e delle famiglie è fondamentale, per raccogliere le loro aspettative e costruire, insieme, percorsi di autonomia”.




Empowerment, inclusione e prevenzione: rinnovato Giovani Protagonisti

Proseguirà anche questa estate, dal prossimo maggio, il progetto Giovani Protagonisti. Un traguardo reso possibile grazie a un proficuo e continuo scambio tra tutti gli attori impegnati nel progetto, nato per rafforzare il tessuto sociale e culturale del Distretto Sud Est Ferrarese attraverso l’empowerment dei giovani.

I risultati della collaborazione tra diversi attori –  ASP del Delta Ferrarese, le amministrazioni comunali, Open Group, Girogirotondo, Coop Serena – dimostrano quanto un approccio sinergico e inclusivo sia fondamentale per il benessere dei giovani. Investire nel protagonismo giovanile è necessario per lo sviluppo di una comunità: i giovani, così, non solo beneficiano di opportunità di crescita personale e sociale, ma diventano anche agenti di cambiamento positivo all’interno dei loro territori.

L’attenzione alla creazione di spazi di aggregazione e al supporto fuori dal contesto scolastico è essenziale per lo sviluppo di relazioni significative e per l’acquisizione di competenze che vadano oltre l’ambito accademico. Questi centri sono catalizzatori di inclusione, permettendo ai giovani di esplorare e sviluppare i loro interessi in un ambiente sicuro e accogliente. La prevenzione di comportamenti a rischio e il rafforzamento del senso di appartenenza e di cittadinanza attiva sono risultati tangibili di queste iniziative, che contribuiscono a formare individui consapevoli e responsabili.

La gratuità delle attività e degli eventi organizzati è un ulteriore indicatore dell’impegno del progetto verso accessibilità ed equità, assicurando che nessun giovane sia escluso per motivi di ordine economico. La presenza sui social – Facebook e Instagram – facilita la diffusione di informazioni e l’engagement della comunità, rendendo il progetto Giovani Protagonisti un perfetto esempio di come le iniziative locali possono avere un impatto profondo e duraturo sulle generazioni future.

I Centri di aggregazione giovanile di ASP del Delta Ferrarese che compongono la rete Giovani Protagonisti offrono attività alcuni pomeriggi la settimana. In tutto sono 10: Argentagiovani (Argenta); Codigorogiovani (Codigoro); Lagoteen (Lagosanto); Mesolagiovani (Mesola); CircaUnCentro (Comacchio); AggregGoro (Goro); A. G. Ostellato (Ostellato); Porto Garibaldi; Porto Maggiore, Fiscaglia.




LORENZO MARCHESINI ELETTO PRESIDENTE DI ASP DEL DELTA FERRARESE

Dopo 5 anni, Davide Nardini lascia la Presidenza di ASP del Delta Ferrarese e al suo posto nei giorni scorsi è stato nominato Lorenzo Marchesini. “Ringrazio i cittadini e le cittadine dei Comuni di Codigoro, Comacchio, Fiscaglia, Goro, Lagosanto e Mesola per il supporto e la fiducia – spiega Nardini –. In questi anni abbiamo cercato di migliorare i servizi di domiciliarità dei nostri cittadini fragili, lavorando su servizi inclusivi, sul supporto alle persone anziane, su azioni di accudimento e piccoli sostegni. Ci siamo impegnati per garantire il diritto al lavoro investendo sulla relazione tra aziende accoglienti e amiche, sul supporto alla disabilità attraverso servizi innovativi e informali che hanno coinvolto persone che tradizionalmente non afferivano ai nostri servizi. Abbiamo promosso tirocini e aperto nuovi servizi per persone con disabilità e adolescenti, abbiamo creato punti di accesso in tutti i Comuni per rafforzare il rapporto con le Amministrazioni Comunali e favorire l’accessibilità dei servizi. Abbiamo superato la pandemia rafforzando la nostra capacità progettuale, dimostrando competenze e determinazione, candidando progetti complessi e importanti a finanziamenti europei nell’area delle risorse PNRR. ASP oggi è protesa a una gestione moderna del servizio sociale, fatta di progettazione, innovazione, di studio e ricerca. Fatta di partecipazione a bandi nazionali ed europei per implementare i servizi, protesa verso la valutazione di impatto dei servizi nell’ottica di dare visibilità e consapevolezza al valore pubblico che creiamo come servizio sociale. Il raggiungimento di tutti questi obiettivi non sarebbe stato possibile senza i dipendenti di ASP che, con passione, competenza e professionalità hanno saputo sviluppare i servizi in forma generativa mettendo al centro i bisogni delle persone”.

Nardini, che era stato nominato nel giugno del 2018 – succedendo a Flavio Marzola –, ora passa il testimone a Lorenzo Marchesini, già Sindaco di Mesola dal 2004 al 2014 e poi Presidente del Gal Delta 2000, di professione Avvocato e Docente di discipline giuridico-economiche all’ITS G. Monaco di Codigoro.

Sono molto orgoglioso e stimolato per questa nuova avventura e per la fiducia che i Sindaci mi hanno accordato – dichiara Marchesini –. Posso dire di aver trovato un’azienda in salute e in decisa crescita e per questo ritengo che il territorio del Delta debba ringraziare Davide Nardini e l’intero staff dell’azienda per l’ottimo lavoro svolto. Il mio compito sarà quello di proseguire questo percorso di crescita di ASP e di consolidare il suo essere punto di riferimento per la comunità: vogliamo continuare a farci carico e a dare risposte concrete alle fragilità e povertà anche estreme. Vogliamo avere cura dei nostri cittadini e delle nostre cittadine più fragili ed essere sempre di più un loro punto di riferimento. Nel fare questo continueremo a creare anche valore per la nostra Comunità con il consolidamento di lavoro ed esperienze di qualità. ASP dovrà operare perché nessuno resti escluso dalla socialità, per dare risposte dinamiche a chi si accosta ai nostri servizi. Vogliamo coltivare una nuova cultura del servizio e del lavoro pubblico fondata sul miglioramento continuo e sul coinvolgimento diretto di tutti gli stakeholders ponendoci come obiettivo quello di garantire un servizio pubblico concreto, efficace, sempre più innovativo e corrispondente alle richieste anche complesse che emergono dai territori”.




QUANDO L’INCLUSIONE PASSA DALLA CASA - A CODIGORO UN COHOUSING TUTTO AL FEMMINILE

Codigoro – Mara, Morena e Vincenza sono tre coinquiline. Si svegliano, fanno colazione, escono per le attività quotidiane e, nel tardo pomeriggio, rientrano a casa. Si mettono comode e preparano insieme la cena, prima di godersi un bel film sul divano. Mara, Morena e Vincenza sono le protagoniste della prima esperienza di cohousing dedicato a persone con fragilità promosso da ASP del Delta Ferrarese con l’Azienda USL: un’idea nata nel 2018 che ha visto la luce nel 2019, dopo la ristrutturazione di un bell’appartamento a Codigoro sostenuta con i fondi regionali per il Dopo di Noi e i progetti di Vita indipendente.

Le prime inquiline sono state Mara e Morena, due gemelle di Codigoro che, rimaste senza genitori, da anni vivevano sole con un’assistente familiare seguite da un amministratore di sostegno. Stessa condizione anche di Vincenza, una terza ragazza originaria di Comacchio che si è aggiunta al progetto. Da maggio 2019 vivono insieme, con un’assistente familiare fissa e una part time. Un team tutto al femminile, che oggi festeggerà con una doppia mimosa – il fiore e la tradizionale torta – la Giornata internazionale della donna.

Morena e Vincenza ogni giorno frequentano il centro diurno il Faro di Codigoro, mentre Mara, dopo aver partecipato al laboratorio di ASP Vivere e coltivare autonomie, è stata assunta a Casa e Bottega, il ristorante inclusivo inaugurato lo scorso ottobre e gestito da Cidas per ASP. “La loro è una routine consolidata – spiega Fany Scalambra, Referente Area Disabili per ASP del Delta Ferrarese –: le ragazze sono diventate amiche, condividono tante cose. La vita casalinga, ma anche le uscite, tra una pizza, una passeggiata e un cinema, in compagnia anche dell’assistente familiare”.

Il progetto ancora oggi ha un supporto educativo domiciliare per lavorare sul rapporto tra le tre coinquiline e quello tra loro e le assistenti: “Mensilmente ci incontriamo con lo staff per un report – continua Scalambra –. Ci sono alti e bassi, come in tutte le convivenze, ci sono periodi più sereni e altri più conflittuali. Ma, come dicevo, le ragazze – tutte con un ritardo cognitivo medio-grave – si percepiscono come famiglia e percepiscono l’appartamento come casa propria, da gestire attraverso regole condivise. Possiamo dire che il nostro obiettivo è stato raggiunto”.

Per affrontare le spese della casa – inclusa la retribuzione delle assistenti familiari – ASP ha erogato assegni di cura. “A oggi non possiamo che dirci soddisfatti, sebbene non sia stato un percorso privo di criticità, a partire dalla messa in rete di attori diversi: le ragazze, noi, l’Azienda USL, i familiari, gli amministratori di sostegno, il giudice tutelare. È una sfida che abbiamo abbracciato con convinzione per ribaltare il pregiudizio che vuole le persone con disabilità incapaci di scegliere per la propria vita, oggetti di un accudimento lungo una vita. Poco alla volta stiamo scardinando questo stigma. Speriamo anche di ampliare il progetto: l’appartamento è pronto per accogliere una quarta persona, chissà che questa opportunità di crescita non si presenti presto”.




Quattro studentesse dell’IIS Guido Monaco di Pomposa al Faro di Codigoro

Si chiamano “Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” (ex alternanza scuola-lavoro) e intendono fornire ai giovani, oltre alle conoscenze di base, quelle competenze necessarie all’inserimento nel mercato del lavoro, alternando le ore di formazione aula a ore trascorse all’interno di aziende per garantire un’esperienza “sul campo” e superare quel gap formativo tra mondo del lavoro e mondo della scuola del quale spesso si parla.

Protagonista di uno di questi percorsi è stata la residenza e centro diurno Il Faro di Codigoro che, nelle scorse settimane, ha avuto l’occasione di accogliere 4 studentesse dell’IIS Guido Monaco di Pomposa. Con grande freschezza e collaborazione, le studentesse hanno coinvolto ospiti e residenti in attività creative e momenti di svago.

Come ASP riteniamo molto importante quest’apertura del mondo della scuola che consente di trasformare il concetto di apprendimento permanente consegnando pari dignità alla formazione scolastica e all’esperienza di lavoro. Per noi, accogliere queste esperienze è occasione di crescita e ispirazione, momento profondo di collegamento tra diverse generazioni.




“AL TUO FIANCO: ‘STARE’ BENE INSIEME” PRESENTATO A COMACCHIO IL BILANCIO SOCIALE DI ASP DEL DELTA FERRARESE

È stato presentato questa mattina presso la Sala Polivalente di Palazzo Bellini a Comacchio “Al tuo fianco: ‘stare’ bene insieme” il Bilancio Sociale 2022 di ASP del Delta Ferrarese, momento per fare il punto sulle attività della nostra Azienda dal 2019 a oggi, con un affondo sul 2022. Dopo i saluti del sindaco di Comacchio Pierluigi Negri sono intervenuti Davide Nardini, presidente di ASP; Marisa Anconelli, presidente di IRESS, l’Istituto regionale emiliano romagnolo per i servizi sociali e sanitari; Igor Taruffi, assessore regionale a Welfare, politiche giovanili, montagne e aree interne.

“Una bella iniziativa che dimostra la passione per chi fa questo lavoro e i risultati raggiunti – ha commentato l’assessore regionale Taruffi –. Dal valore dell’integrazione socio sanitaria all’importanza del sostegno al reddito passando per il supporto ai nuclei fragili. ASP è anche chiamata a gestire il Fondo per la non autosufficienza, importante risorsa regionale messa a disposizione dei cittadini che la regione incrementa e incrementerà. Come Regione dobbiamo sostenere le ASP con risorse economiche e umane, senza le quali i servizi non sarebbero garantiti: il percorso è avviato, ma dobbiamo assicurare continuità. La storia della nostra regione dimostra che il welfare è un investimento, e le ASP rappresentano un elemento fondamentale del welfare”.

L’incontro è stata l’occasione per conoscere meglio alcuni servizi erogati da ASP. Tra i protagonisti delle pillole video mostrate in anteprima, i residenti della CRA Nibbio di Comacchio; Mattia, un giovane in carico ai servizi sociali; i giovani di Casa e Bottega, il ristorante inclusivo di Caprile; la famiglia della signora Onelia seguita dal servizio Custode Sociale.

 

Per approfondire:

I NUMERI DI ASP

SLIDE DI Marisa Anconelli – Iress Bologna




È stato approvato il bilancio di previsione 2024

Il 31 gennaio è stato approvato, in Assemblea dei Soci e alla presenza dei Comuni di Codigoro, Comacchio, Fiscaglia, Goro e Mesola, il nostro bilancio di previsione 2024 e programmatico 2024/2026. Un bilancio che, tra i propri presupposti, ha la continuità dei servizi, la cura delle persone, spunti di crescita, innovazione e tanta progettualità.

Con un valore della produzione di 8.565.167 euro si conferma la crescita dei servizi: rafforziamo l’accesso delle persone fragili e non autosufficienti; sviluppiamo servizi per la disabilità e per i caregivers con processi innovativi e attraendo risorse sia attraverso l’erogazione diretta sia attraverso azioni di programmazione e progettazione a livello distrettuale. Lo abbiamo fatto e lo facciamo ritagliandoci uno spazio di presenza progettuale all’interno del Distretto a supporto dei nostri sei Comuni Soci.

Incrementiamo e salvaguardiamo i servizi attraverso la crescita di spazi in cui realizzarli, strutture per accogliere soprattutto le disabilità e le persone anziane: abbiamo consolidato le attività del CSO di Comacchio attraverso l’indizione della gara incrementando la spesa per questo servizio. Abbiamo permesso la crescita della CRA di Comacchio con 45 posti accreditati. Abbiamo dato continuità al laboratorio di Caprile che, attraverso un processo di coprogettazione, ha avviato l’esperienza di Casa e Bottega, esempio di ristorazione inclusiva. Abbiamo avviato percorsi individualizzati per giovani con disabilità che escono da pregressi isolamenti e li abbiamo inseriti in servizi laboratoriali e residenziali con percorsi di autonomia, anche abitativa, a Ferrara e nel nostro territorio. Con le risorse PNRR e la coprogettazione ristruttureremo un immobile realizzando posti letto per un percorso di autonomia abitativa e lavorativa per la disabilità.

Favoriamo la domiciliarità delle persone che abbiamo in carico, adulti fragili, anziani e disabili con percorsi innovativi che, di anno in anno, abbiamo implementato, come il progetto “Custode Sociale” nato per dare risposte concrete soprattutto a chi fatica a rivolgersi ai servizi per riservatezza o timore dell’intervento pubblico. Incrementiamo i percorsi educativi al domicilio di minori, famiglie e adulti fragili e affianchiamo questi servizi con azioni di welfare di comunità per sostenere e promuovere l’affido, i centri famiglie e i centri aggregativi. In questo contesto favoriamo servizi e interventi volti a sostenere l’autismo per supportare i minori e non lasciare sole le famiglie, tutte le famiglie.

Nel Distretto siamo punto di riferimento e propulsione per le azioni rivolte agli adulti fragili. Dall’attività di gestione del Fondo povertà rivolto ai beneficiari di Reddito di Cittadinanza stiamo traghettando il passaggio verso la fruizione della nuova misura, l’assegno di inclusione. Abbiamo ampliato gli interventi volti alla grave marginalità adulta con azioni, finanziate da PNRR e da Fondo Sociale Locale, di servizi diffusi, housing temporaneo e Pronto intervento sociale, alcuni già attivi, altri in fase di progettazione.

Per ottenere questi risultati, per dare concretezza alla centralità della persona, abbiamo modificato l’approccio dei servizi. Come? Rafforzando con personale professionalmente adeguato e motivato la nostra ASP; implementando l’integrazione sociosanitaria; partecipando attivamente alla programmazione e al monitoraggio; sollecitando la domanda dell’utenza; favorendo la richiesta di servizi in un’offerta differenziata e innovativa; partecipando attivamente alla programmazione
e al monitoraggio dei servizi di welfare distrettuale.




TRE NUOVI MEZZI PER IL TRASPORTO DI PERSONE CON DISABILITÀ E FRAGILITÀ

TRE NUOVI MEZZI PER IL TRASPORTO DI PERSONE CON DISABILITÀ E FRAGILITÀ
Presentati alla presenza del Sindaco Alice Zanardi
Comunicato stampa

Codigoro – Per le persone con disabilità e fragilità sociale, quello del trasporto è uno dei problemi principali. Gli spostamenti per le visite, per i controlli, ma anche per la spesa o per la frequenza a gruppi di sostegno sul territorio e per recarsi al centro diurno sono sempre una sfida che, per essere vinta, richiede una grande disponibilità di tempo ed economica, oltre che il forte desiderio di voler vedere garantiti i propri diritti e servizi attenti ai bisogni dei cittadini. Per rispondere ancora con maggiore puntualità a questa esigenza, ASP del Delta Ferrarese ha scelto di inserire nella gara del trasporto per persone con disabilità da e per il Centro diurno Il Faro di Codigoro anche un nuovo veicolo allestito per il trasporto delle persone con disabilità. A vincere la gara è stata La Valle Trasporti di Ferrara che ha dunque dotato il servizio di un nuovissimo e funzionale pulmino.

Non solo: il Comune di Codigoro e ASP del Delta Ferrarese hanno presentato un progetto sulla linea di finanziamento prevista per le aree interne. Il progetto è stato finanziato e sul territorio sono arrivati – oltre a risorse per i percorsi a sostegno delle persone con disabilità – anche due veicoli nuovi.

Il Comune di Codigoro ha scelto di destinarli entrambi ad ASP: l’Azienda di Servizi alla Persona del Delta Ferrarese ne utilizzerà uno per il trasporto di persone con disabilità del CSRR Il Faro e uno per i servizi di accompagnamento e socializzazione organizzati attraverso il servizio Custode Sociale.

In foto, I nuovi veicoli, uno dei quali fornito da La Valle Trasporti, il Sindaco di Codigoro Alice Zanardi, il Presidente di Asp del Delta Ferrarese Davide Nardini, i ragazzi, le ragazze e gli operatori del centro disabili Il Faro.




Valutazione delle competenze trasversali, assunte due nuove assistenti sociali

In coerenza con i recenti orientamenti nazionali sull’individuazione e l’inserimento del personale nella Pubblica Amministrazione (Decreto Ministeriale del 28 giugno 2023 “Framework delle competenze trasversali del personale di qualifica non dirigenziale delle pubbliche amministrazioni”), ASP Delta Ferrarese ha introdotto la valutazione delle competenze trasversali nella Procedura concorsuale per la figura dell’assistente sociale.

Per questo è stata integrata nella Commissione la psicologa del lavoro e delle organizzazioni, figura esperta di processi valutativi. Nella giornata dedicata alla prova orale la psicologa ha utilizzato strumenti e metodologie finalizzati ad accertare i requisiti psico-attitudinali e le dimensioni comportamentali di carattere trasversale relativi al ruolo di assistente sociale. Il suo intervento ha consentito di effettuare una valutazione completa di tutte competenze delle persone che hanno partecipato alla selezione e di procedere con 2 nuove assunzioni che andranno a integrare il gruppo di operatori attivi nel servizio sociale professionale di ASP del Delta Ferrarese.

Alla base di questa scelta, la consapevolezza che l’evoluzione del mondo del lavoro, sia in ambito pubblico sia privato, rende più che mai attuale e necessario porre maggiore attenzione alle competenze trasversali, intese come il set di comportamenti organizzativi che rappresentano l’espressione delle capacità trasversali e delle attitudini individuali rilevanti per svolgere “con successo” il proprio ruolo. I requisiti di ruolo non possono più limitarsi, infatti, all’insieme delle conoscenze e delle competenze tecnico-specialistiche necessarie per svolgere specifici compiti lavorativi (il “cosa” deve essere fatto). Al contrario devono essere considerare anche le dimensioni comportamentali di carattere trasversale, riferite cioè al “come” svolgere il lavoro in modo efficace.