Youth Day, il 30 novembre appuntamento al Centro Sportivo Paladon di Lagosanto
Si chiama Youth Day e nasce con un obiettivo preciso: favorire la socializzazione, l’inclusione e il protagonismo giovanile nel territorio. L’idea è delle tre cooperative che, per conto di ASP del Delta Ferrarese, gestiscono i Centri di aggregazione giovanile del progetto Giovani Protagonisti: Open Group, Serena, Girogirotondo. L’appuntamento è per il 30 novembre presso il Centro Sportivo Paladon in Via San Venanzio 75 di Lagosanto (FE), dalle 10 alle 16.
La giornata, aperta a ragazzi e ragazze dagli 11 anni, sarà ricca di attività tra cui laboratori creativi e momenti musicali. “L’obiettivo – spiega Nicola Crimaco, educatore di Open Group –, è quello di fissare due appuntamenti all’anno, uno invernale e uno estivo, per coinvolgere tutti i CAG del territorio e creare momenti di scambio e integrazione. Ci aspettiamo una frequenza di circa 80 ragazzi e ragazze”. Nello specifico, questo Youth Day ‘invernale’, sarà organizzato in due momenti. Inizialmente 3 gruppi – composti da ragazzi e ragazze dei 10 CAG ‘mescolati’ tra loro – parteciperanno a 3 laboratori – uno musicale, uno artistico, uno di danza urbana. Dopo un determinato tempo, ciascun gruppo passerà a un altro laboratorio, in una sorta di turnover, favorendo uno scambio esperienziale anche a livello di conoscenza l’uno dell’altro. Dopo la pausa con pranzo al sacco, nel pomeriggio Pangea Games di Ferrara, APS impegnata nella promozione della cultura ludica, metterà a disposizione diversi giochi da tavolo, seguito da merenda e saluti. Prossimo appuntamento in estate.
Ultimi articoli
Inaugura il ‘nuovo’ CAG di Mesola
Arredi nuovi, giochi da tavolo, un bollitore, una televisione, una consolle: dopo i primi mesi di attività organizzati su un tavolo e poche sedie, il Centro di aggregazione giovanile di Mesola si rifà il look e coglie l’occasione per il taglio, ufficiale, del nastro. L’appuntamento è per mercoledì 27 novembre dalle 15 alle 18 negli spazi di via Mazzini 16: insieme a Gessica Massarenti, assessore a Bilancio, Istruzione Pubblica, Servizi al Cittadino e Trasporti, e al Presidente di ASP del Delta Ferrarese Lorenzo Marchesini, il CAG cittadino si preparerà a una nuova partenza.
“Offriremo un buffet di benvenuto e metteremo a disposizione diverse postazioni dove ciascuno potrà sperimentare varie attività – spiega Nicola Crimaco, educatore della cooperativa Open Group che, per conto di ASP del Delta Ferrarese, gestisce il Centro –. Ci si potrà muovere liberamente, gli educatori presenti saranno a completa disposizione dei ragazzi e delle ragazze che sceglieranno di partecipare”.
Da quando ha aperto, il CAG di Mesola, con il progetto Giovani protagonisti ha trovato un’ottima risposta dal territorio: una quindicina i ragazzi e le ragazze che ogni mercoledì e giovedì, dalle 15 alle 18, frequentano il centro.
I Centri di aggregazione giovanile di ASP del Delta Ferrarese che compongono la rete Giovani Protagonisti offrono attività alcuni pomeriggi la settimana. In tutto sono 10: Argentagiovani (Argenta); Codigorogiovani (Codigoro); Lagoteen (Lagosanto); Mesolagiovani (Mesola); CircaUnCentro (Comacchio); AggregGoro (Goro); A. G. Ostellato (Ostellato); Porto Garibaldi; Porto Maggiore, Fiscaglia.
Questi centri sono catalizzatori di inclusione, permettendo ai giovani di esplorare e sviluppare i loro interessi in un ambiente sicuro e accogliente. La prevenzione di comportamenti a rischio e il rafforzamento del senso di appartenenza e di cittadinanza attiva sono risultati tangibili di queste iniziative, che contribuiscono a formare individui consapevoli e responsabili.
Ultimi articoli
20 novembre, Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
Oggi è la Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. La tutela e la protezione di tali diritti sono il faro del lavoro quotidiano dei professionisti che operano nel Servizio Sociale.
Da ormai 10 anni abbiamo scelto di perseguire questo obiettivo investendo nella formazione e implementazione della metodologia legata al programma P.I.P.P.I., il Programma di Intervento Per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione. Fare nostra questa metodologia, farla diventare il nostro modus operandi, ha rappresentato un risultato importante, che ci ha portati a investire, anno dopo anno, nella diffusione capillare in tutti i Servizi per l’infanzia del territorio.
L’approccio promosso da P.I.P.P.I. sottolinea l’importanza di attuare interventi preventivi e precoci di sostegno e rafforzamento delle competenze genitoriali di famiglie in condizioni di vulnerabilità, al fine di preservare il legame tra genitori e figli e migliorare l’adeguatezza degli interventi a tutela dell’infanzia e dei bisogni dei bambini.
Questo sguardo che guida i nostri interventi non si riduce al solo micro-sistema genitore-figlio, ma a tutto il “Mondo del bambino”, ai bisogni e alle potenzialità di ogni bambino, famiglia e comunità di riferimento. Famiglie, bambine e bambini diventano protagonisti, attori indispensabili nel processo valutativo e di intervento, valore aggiunto per la costruzione di un percorso di accompagnamento pertinente ed efficace.
È questo protagonismo, questa centralità, che merita di essere sottolineato oggi, per un impegno costante e collettivo nel garantire il rispetto dei diritti delle bambine, dei bambini e degli adolescenti.
Ultimi articoli
CIVICO ZERO, TRE NUOVI PROGETTI PER LA GRAVE MARGINALITÀ ADULTA - Al via la creazione di un pronto intervento sociale; un centro servizi/stazione di posta; un progetto di housing temporaneo
Tre obiettivi: un pronto intervento sociale, un centro servizi, un housing temporaneo. Nell’ambito del Piano nazionale di contrasto alla povertà, ASP del Delta ha scelto di realizzare il progetto Civico Zero. La nostra Azienda è stata delegata dai Comuni del distretto Sud Est di Ferrara per l’attuazione del Piano Povertà che, come previsto dalla normativa nazionale, viene realizzato attraverso il concorso di diverse tipologie di finanziamenti locali, nazionali e comunitari (fondo sociale locale, Quota servizi del Fondo povertà, PON inclusione, PNRR). La programmazione distrettuale prevede l’implementazione di tre azioni principali da attuare a partire dal 2024: un pronto intervento sociale (in quanto LEPS, i Livelli essenziali delle prestazioni sociali), già avviato per i nuclei adulti lo scorso anno; un centro servizi/stazione di posta e un progetto di housing temporaneo (questi ultimi a valere sul finanziamento dell’avviso 1 Missione 5 del PNRR).
La co progettazione
“Per la realizzazione delle azioni abbiamo scelto di procedere con le modalità della co progettazione pubblicando un avviso per gli enti del terzo settore – spiega ASP – e a partire dall’autunno dello scorso anno abbiamo avviato dei tavoli: il nostro obiettivo era costruire una risposta condivisa ed evitare il rischio di agire per compartimenti stagni”. Tre le cooperative che hanno presentato il progetto unitario – Open Group, Cidas e Azioni – al termine dei tre incontri di co progettazione che avevano coinvolto anche il Centro donne e giustizia, l’associazione Il Ponte e la Caritas diocesana. Con la formalizzazione del 28 febbraio, il 1° marzo è partito Civico Zero.
Il pronto intervento sociale
La prima tranche a partire è stato il pronto intervento sociale, servizio atto a garantire una risposta tempestiva alle persone che versano in una situazione di particolare gravità ed emergenza per quello che concerne problematiche a rilevanza sociale anche durante gli orari e i giorni di chiusura dei servizi territoriali. A questo si somma l’unità di strada, attività di prevenzione che prevede due uscite settimanali nei comuni del distretto di due operatrici per comprendere eventuali urgenze. Target di utenza, nello specifico, la grave marginalità adulta.
La stazione di posta e il centro servizi
Gli obiettivi del Piano Nazionale degli interventi e servizi sociali di contrasto alla povertà 2021-2023 relativamente ai servizi per la povertà e la marginalità estrema sono da un lato l’accesso alla residenza anagrafica e fermo posta, dall’altra il centro servizi per il contrasto alla povertà. Il primo si declina come servizio di supporto e accompagnamento all’iscrizione anagrafica per le persone senza dimora a titolarità dell’amministrazione comunale. “Obiettivo – si legge – è rendere pienamente fruibile alle persone senza dimora presenti sul territorio del Comune il diritto all’iscrizione anagrafica, da cui normativamente discende la possibilità di fruire di servizi essenziali connessi a ulteriori diritti fondamentali costituzionalmente garantiti, come l’accesso ai servizi socio-assistenziali e sanitari. Attraverso l’accesso al servizio di fermo posta si intende assicurare la reperibilità della persona, con particolare riferimento all’accesso alle comunicazioni istituzionali, legate all’esercizio della cittadinanza”. Quanto al centro servizi, come si legge nel Piano, si tratta di “un centro servizi ‘leggero’ per la presa in carico integrata e l’offerta di un percorso partecipato di accompagnamento funzionale allo stato di salute, economico, familiare e lavorativo della persona e delle famiglie che si trovino o rischino di trovarsi in condizioni di grave deprivazione. Al tempo stesso dovrà offrire alcuni servizi essenziali a bassa soglia (distribuzione di beni essenziali, servizi per l’igiene personale una limitata accoglienza notturna, mediazione culturale, counseling, orientamento al lavoro, consulenza amministrativa e legale, anche ai fini dell’accesso alle prestazioni riconosciute, banca del tempo). Il progetto , ammesso a finanziamento dal Ministero, prevede la realizzazione del servizio attraverso la ristrutturazione di un immobile pubblico in disponibilità al Comune di Codigoro. Nell’attesa della riqualificazione dell’immobile e nel rispetto delle caratteristiche del territorio, il Centro servizi è stato avviato con un approccio “diffuso” attraverso l’azione degli operatori dedicati nei diversi comuni e in stretta connessione con i punti di accesso già presenti nei servizi sociali comunali.
L’housing temporaneo
Quanto al progetto di housing temporaneo – servizio di secondo livello – si rivolgerà a un target selezionato tra chi manifesta problemi abitativi. Con un’accoglienza tra i 6 mesi e i due anni, si lavorerà per una successiva autonomia abitativa. Non ancora riconosciuto come LEPS, è però previsto dalle linee di investimento della Missione 5 del PNRR che, oltre all’alloggio, prevede l’attivazione di personalizzati per singola persona/famiglia accolta per attuare programmi di sviluppo della crescita personale e aiutarla a raggiungere un maggiore grado di autonomia.
Nel corso del 2024 è prevista la pubblicazione del nuovo Piano Povertà nazionale per cui, contestualmente all’avvio del Progetto Civico Zero, sono stati avviati i primi incontri del Tavolo povertà, prima esperienza del territorio, con lo scopo di avviare un percorso di ascolto nell’ottica della co-programmazione. Gli incontri vengono condotti attraverso le modalità dell’approccio dialogico che prevede l’ascolto e la partecipazione attiva delle realtà del territorio che si occupano della fragilità sociale (pubbliche, private e del terzo settore). Il primo incontro in plenaria si è tenuto lo scorso 15 maggio, mentre il 28 giugno avranno luogo i primi due focus group dedicati alle tematiche individuate durante il primo incontro: “Trovare misure concrete di condivisione e sinergie” e “Spazi di protagonismo e spazi di dialogo”. Inoltre, lo scorso maggio ASP è stata nominata componente del tavolo tecnico regionale interistituzionale in materia di inclusione sociale e lavoro.
Ultimi articoli
SELEZIONE - BANDO DI SERVIZIO CIVILE REGIONALE 2024
Progetto:
“SALTA SU CON ME …” Percorsi di sostegno e accompagnamento per persone con disabilità e fragilità, approvato con Delibera del C.D.A. n. 16/2024
I colloqui di SELEZIONE verranno svolti
PRESSO LA SEDE DELL’ASP DEL DELTA FERRARESE IN VIALE DELLA RESISTENZA N. 3/A
Venerdì 02 Agosto dalle ore 09.30
I candidati verrano convocati.
I candidati che hanno presentato domanda entro i termini prestabiliti, per avere informazioni possono contattarci ai seguenti recapiti:
mail: info@aspdeldeltaferrarese.it
Borgiani Cecilia 0533-728611
Ultimi articoli
BANDO DI SERVIZIO CIVILE REGIONALE 2024 SCADENZA 15 LUGLIO 2024 -
– Sei cittadino italiano, comunitario o non comunitario in possesso di regolare permesso di soggiorno
– Hai tra i 18 anni e i 29 anni compiuti?
VUOI VIVERE UNA ESPERIENZA DI CRESCITA PERSONALE IMPEGNANDOTI IN UN PROGETTO DI SOLIDARIETA’ SOCIALE E DI INTEGRAZIONE?
CANDIDATI PER PARTECIPARE ALLE SELEZIONI DEL PROGETTO
“SALTA SU CON ME …” Percorsi di sostegno e accompagnamento per persone con disabilità e fragilità.
N° 2 POSTI disponibili
presso CSR Diurno Residenziale “il Faro”
di ASP del Delta Ferrarese a Codigoro
Durata del progetto: 8 mesi/15 ore settimanali, con inizio 1 settembre 2024, è previsto un compenso mensile.
La candidatura dovrà essere inoltrata entro e non oltre il 15 luglio 2024 alle ore 23:59 online all’Ente titolare del progetto/co-progetto prescelto esclusivamente attraverso la piattaforma HeliosERGiovani
Dettagli del Progetto – clicca qui
Importante: è possibile presentare una sola domanda indicando una sola sede di progetto. Scegli la tua sede!
Per avere informazioni e se hai domande o dubbi relativi al Progetto puoi contattarci ai seguenti recapiti:
mail: info@aspdeldeltaferrarese.it
Borgiani Cecilia 0533-728611
Ultimi articoli
TECNOLOGIA E ARIA APERTA: DUE NUOVE ATTIVITÀ AL CENTRO DIURNO IL FARO
Per gli ospiti, un nuovo laboratorio multimediale basato sulle tecnologie assistive e un’altalena per persone con disabilità
Codigoro – Come rendere più accessibili e inclusivi i centri? Come potenziare le competenze degli ospiti? Come valorizzare le loro passioni? È per rispondere a queste domande che ASP del Delta Ferrarese ha partecipato a due progetti – e ottenuto altrettanti finanziamenti – della Regione Emilia-Romagna, Programmazione e riparto fondo per l’inclusione delle persone con disabilità, Dgr n. 507/2022.
IL LABORATORIO
Il primo progetto, dedicato all’ammodernamento digitale del centro diurno Il Faro di Codigoro, ha portato alla creazione di un laboratorio multimediale basato sulle tecnologie assistive. Hardware e software sono stati adeguati e resi accessibili alle persone con disabilità che frequentano il centro. Contestualmente, gli educatori hanno seguito un corso di formazione – previsto e incluso nel finanziamento – sulla tecnologia Helpitablet e l’utilizzo di The GRid 3, un software per la comunicazione interpersonale e il controllo ambientale. Il software può essere utilizzato con ogni tipo di accesso, come il puntamento oculare, emulatori di mouse, altri sistemi di puntamento e/o attraverso sensori esterni o tramite touch screen. GRid 3 è corredato anche da diverse attività interattive pensate per persone con disabilità: si tratta di semplici attività di gioco nelle quali la persona può scegliere un’azione animata da far compiere al personaggio sullo schermo. Le griglie di The GRid 3 hanno vari livelli di alfabetizzazione e accesso, così da poter scegliere la giusta fonte per l’utente. La griglia ‘Symbol talker’ fornisce una via d’apprendimento che parte dalle prime nozioni di CAA fino a una completa alfabetizzazione.
L’ALTALENA
Il secondo progetto, dedicato alla riqualificazione del centro diurno Il Faro di Codigoro, ha portato alla collocazione di un’altalena per persone con disabilità dotata di un posto e pavimentazione antitrauma, per migliorare l’accessibilità e la fruibilità dello spazio esterno. “L’obiettivo più ampio – spiega ASP – è quello di realizzare aree accessibili attrezzate con strutture ludiche, percorsi e altri componenti che consentano a tutti gli e le ospiti di svolgere in sicurezza attività ludico-motorie garantendo interazione, socializzazione e sviluppo delle abilità cognitive”. Il progetto dell’altalena è stato realizzato anche attraverso una quota a carico ASP per la realizzazione della piattaforma per la messa in posa. “L’idea – conclude ASP – è nata perché diversi nostri utenti con gravi disabilità intellettive amano andare in altalena. Dondolarsi ha per loro un effetto calmante: questo contribuisce anche a ridurre i comportamenti disfunzionali. Abbiamo quindi deciso di sostituire quella preesistente, non adatta al nostro target di utenza. Non potevamo fare scelta migliore”.
Ultimi articoli
LA STORIA DI GIUSEPPE, PADRE CAREGIVER
Maggio è il mese del Caregiver familiare. Si stima che in Italia i caregiver familiari siano quasi 3 milioni e mezzo, di cui circa 300 mila in Emilia-Romagna.
Per ringraziare chi, quotidianamente, si fa carico dei propri familiari in condizioni di fragilità, vogliamo condividere la storia di Giuseppe Bonamico, padre di Riccardo, accolto nel nostro centro socio riabilitativo diurno Il Faro di Codigoro. “Riccardo ha un disturbo dello spettro autistico – spiega –. Durante il suo percorso scolastico, molto spesso abbiamo avuto problemi: essendo a basso funzionamento con ritardo mentale, l’integrazione è sempre stata molto difficile. Quando Riccardo aveva 15 anni, la sua mamma ha avuto un crollo psicofisico. Mi sono ritrovato solo a gestire tutto. La neuropsichiatra infantile e l’assistente sociale mi consigliarono l’inserimento di Riccardo al centro diurno riabilitativo Il Faro di Codigoro”.
“Riccardo qui è rinato – continua il padre –. Si trova benissimo, viene qui facendo salti alti così. È proprio felice. Le operatrici mi dicono che fa dei bei progressi, dal punto di vista sociale, comunicativo, dell’alimentazione. Io, come caregiver, sono più che soddisfatto di avere intrapreso questo percorso. Vivendo una situazione molto problematica dal punto di vista familiare – sono l’unica persona che gestisce Riccardo, non ho parenti in zona, mia moglie è accolta in un centro – portare Riccardo in questo centro mi ha aiutato molto nel gestire tutto il resto della mia vita”.
La storia della famiglia di Riccardo ci ricorda, ancora una volta, l’importanza di avere servizi di prossimità per il sostegno ai caregiver, l’importanza di prendersi cura di chi si prende cura. Un impegno che, ASP, abbraccia giorno dopo giorno.
Ultimi articoli
Progetti di vita indipendente: al via una nuova co progettazione
Obiettivo, realizzare grazie a fondi del PNRR percorsi di autonomia per persone adulte con disabilità favorendo l’inclusione lavorativa. Per farlo, ASP del Delta Ferrarese ha promosso un avviso pubblico di coprogettazione rivolto alle realtà del terzo settore del territorio. Contestualmente, sono stati individuati una decina di ragazzi e ragazze in carico ai servizi con caratteristiche adeguate e buone autonomie: “Li abbiamo incontrati, ci siamo confrontati, abbiamo spiegato loro il nostro obiettivo e abbiamo proseguito insieme”, spiega Fany Scalambra, Referente Area Disabili di ASP del Delta Ferrarese.
All’avviso pubblico hanno risposto le cooperative sociali Cidas e Girogirotondo e l’Associazione Più Felici che, con ASP, hanno strutturato la co progettazione su diversi step, a partire dall’attivazione di educative individuali che andassero a conoscere i ragazzi e le ragazze, che con loro valutassero punti di forza – per mantenerli – e punti di debolezza – per affrontarli. “La famiglia di uno dei ragazzi individuati – prosegue Scalambra – ci ha dato la disponibilità a usufruire di una loro abitazione per le attività legate a questo progetto. E qui veniamo al secondo step: trasformare quell’abitazione in un punto di aggregazione e incontro per i ragazzi, per conoscersi e fare gruppo”.
Avviate e rodate queste due prime attività, grazie ai fondi del PNRR saranno acquistati strumenti informatici e realizzati laboratori per implementare le competenze digitali, che i ragazzi e le ragazze potranno poi sfruttare per inserirsi nel mondo del lavoro: “Insieme lavoreremo sulle autonomie – sociali, lavorative – dei ragazzi”.
Sempre grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, sarà ristrutturato un alloggio lasciato da un cittadino al Comune di Codigoro, Comune che ha assegnato ad ASP in comodato l’alloggio per implementare i servizi ai cittadini. “Al termine di questo percorso – conclude ASP – alcuni dei ragazzi inizieranno a vivere in questo appartamento affiancati da un supporto educativo. È questo il macro obiettivo a cui è volto questo progetto per la vita indipendente: vogliamo rispondere nella maniera più completa e personalizzata possibile a un bisogno sempre più evidente che abbiamo riscontrato nei territori in cui lavoriamo”.