Il 31 gennaio è stato approvato, in Assemblea dei Soci e alla presenza dei Comuni di Codigoro, Comacchio, Fiscaglia, Goro e Mesola, il nostro bilancio di previsione 2024 e programmatico 2024/2026. Un bilancio che, tra i propri presupposti, ha la continuità dei servizi, la cura delle persone, spunti di crescita, innovazione e tanta progettualità.
Con un valore della produzione di 8.565.167 euro si conferma la crescita dei servizi: rafforziamo l’accesso delle persone fragili e non autosufficienti; sviluppiamo servizi per la disabilità e per i caregivers con processi innovativi e attraendo risorse sia attraverso l’erogazione diretta sia attraverso azioni di programmazione e progettazione a livello distrettuale. Lo abbiamo fatto e lo facciamo ritagliandoci uno spazio di presenza progettuale all’interno del Distretto a supporto dei nostri sei Comuni Soci.
Incrementiamo e salvaguardiamo i servizi attraverso la crescita di spazi in cui realizzarli, strutture per accogliere soprattutto le disabilità e le persone anziane: abbiamo consolidato le attività del CSO di Comacchio attraverso l’indizione della gara incrementando la spesa per questo servizio. Abbiamo permesso la crescita della CRA di Comacchio con 45 posti accreditati. Abbiamo dato continuità al laboratorio di Caprile che, attraverso un processo di coprogettazione, ha avviato l’esperienza di Casa e Bottega, esempio di ristorazione inclusiva. Abbiamo avviato percorsi individualizzati per giovani con disabilità che escono da pregressi isolamenti e li abbiamo inseriti in servizi laboratoriali e residenziali con percorsi di autonomia, anche abitativa, a Ferrara e nel nostro territorio. Con le risorse PNRR e la coprogettazione ristruttureremo un immobile realizzando posti letto per un percorso di autonomia abitativa e lavorativa per la disabilità.
Favoriamo la domiciliarità delle persone che abbiamo in carico, adulti fragili, anziani e disabili con percorsi innovativi che, di anno in anno, abbiamo implementato, come il progetto “Custode Sociale” nato per dare risposte concrete soprattutto a chi fatica a rivolgersi ai servizi per riservatezza o timore dell’intervento pubblico. Incrementiamo i percorsi educativi al domicilio di minori, famiglie e adulti fragili e affianchiamo questi servizi con azioni di welfare di comunità per sostenere e promuovere l’affido, i centri famiglie e i centri aggregativi. In questo contesto favoriamo servizi e interventi volti a sostenere l’autismo per supportare i minori e non lasciare sole le famiglie, tutte le famiglie.
Nel Distretto siamo punto di riferimento e propulsione per le azioni rivolte agli adulti fragili. Dall’attività di gestione del Fondo povertà rivolto ai beneficiari di Reddito di Cittadinanza stiamo traghettando il passaggio verso la fruizione della nuova misura, l’assegno di inclusione. Abbiamo ampliato gli interventi volti alla grave marginalità adulta con azioni, finanziate da PNRR e da Fondo Sociale Locale, di servizi diffusi, housing temporaneo e Pronto intervento sociale, alcuni già attivi, altri in fase di progettazione.
Per ottenere questi risultati, per dare concretezza alla centralità della persona, abbiamo modificato l’approccio dei servizi. Come? Rafforzando con personale professionalmente adeguato e motivato la nostra ASP; implementando l’integrazione sociosanitaria; partecipando attivamente alla programmazione e al monitoraggio; sollecitando la domanda dell’utenza; favorendo la richiesta di servizi in un’offerta differenziata e innovativa; partecipando attivamente alla programmazione
e al monitoraggio dei servizi di welfare distrettuale.